Taccuino Anastasiano è il proseguimento del Blog "Circolo Letterario Anastasiano", con il quale rimane comunque collegato (basta cliccare sul logo del CLA).
Sarà questo un blog essenzialmente dedicato alle recensioni, alle notizie letterarie, alle presentazioni di libri ed agli appuntamenti ed incontri relativi al nostro territorio vesuviano, e non solo: dedicheremo spazio a tutte le notizie interessanti che ci giungeranno, con lo scopo di fornire valide informazioni culturali e spunti di riflessione su temi di carattere poetico e letterario in generale.
Buona lettura e buona consultazione.

giovedì 10 marzo 2016

Da una sponda all'altra

Con il nr. 2 de "ilretroverso" (i Quaderni del Circolo Letterario Anastasiano autoprodotti), nasce il nuovo progetto di collaborazione poetica tra Giuseppe Vetromile e un autore o autrice straniera.
Si tratta di quaderni realizzati in proprio, poi fotocopiati e spillati, a tiratura limitata (una cinquantina di copie), non in vendita, e distribuiti dai due Autori a loro discrezione.
I quaderni contengono un massimo di cinque poesie per ciascun Autore, con relativa traduzione a fronte.
Lo scopo è quello di creare un ponte, un collegamento tra i due Autori e le le loro esperienze poetiche, in una sorta di intreccio o integrazione tra l'uno e l'altro. La traduzione in italiano è curata dallo stesso poeta straniero, il quale provvederà a tradurre nella sua lingua le poesie di Vetromile, il quale ne cura anche la versione in italiano, apportando piccole modifiche o correzioni a suo giudizio necessarie, per una migliore resa poetica, in quanto è riconosciuto da tutti che, sovente, non è possibile tradurre alla lettera un'espressione poetica completa. E' quindi necessario che l'altro Autore conosca bene l'italiano.
Il primo quaderno realizzato (il nr. 2), è intitolato "Da una sponda all'altra". Coautrice con Vetromile è la poetessa peruviana Fatima Rocio Peralta Garcia.
Fátima Rocío Peralta García è nata a Lima, in Perù, il 28 gennaio del 1978. Vive nel Distretto di Santiago di Surco. Ha studiato lingua e letteratura italiana presso l'Istituto Italiano di Cultura di Lima, e a conclusione degli studi ha ottenuto, nel 2011, il diploma del Centro di valutazione dell'Università per stranieri di Perugia. Ha partecipato a diversi concorsi letterari e ha tradotto alcuni poeti italiani della nota associazione culturale "Akkuaria".

Ecco qui di seguito una poesia di ciascun autore, con relativa traduzione.

Se ne va ogni sera sul suo mito la mia pagina
tenta di ricostruire l'ambigua traccia
verso la gloria
il mito greco di introvabile splendore
mai più
mai più
mai più mi ripete chiocciante la cantilena
come un disco di tanti anni fa
graffiato nell'orgoglio
nel solco interrotto
della vita

*

E tu mi dici ancora un bene che va scemando
qui sulla scrivania delle mie ricerche assidue
mi dici che c'è ancora quella speranza
nei cassetti  chiusi a chiave
spiragli di qualche luce che entra di soppiatto

Improvvisa lama che taglia gli occhi a metà
da una parte il buio
dall'altra il colore dei tuoi capelli
mentre l'amore arrotola boccioli di sorrisi
sul tuo fascino materno



Se va cada noche sobre su mito mi página
intenta reconstruir la ambigua huella
hacia la gloria
el mito griego de imposible esplendor
nunca más
nunca más
nunca más
nunca más me repite de rodillas la copla
como un disco de tantos años atrás
herido en el orgullo
en el surco interrumpido
de la vida

*

Y tú me dices aún con bondad que va disminuyendo
aquí sobre el escritorio de mis búsquedas asiduas
me dices que todavía hay aquella esperanza
en los cajones cerrados con llave
rendijas de alguna luz que entra a escondidas

Inesperada cuchilla que corta los ojos a la mitad
por una parte la oscuridad
por otra parte el color de tus cabellos
mientras el amor envuelve capullos de sonrisas
sobre tu rostro materno

(Giuseppe Vetromile)



“Polvo”

El polvo de la noche
se irá con la piel
del silencio,
que cae come una piedra
en el olvido
tejido por el tiempo
entre sábanas de viento.


“Polvere”

La polvere della notte
se ne andrà con la pelle

del silenzio,
che cade come una pietra
nell’oblio
tessuto dal tempo
tra lenzuoli di vento.


(Fatima Rocio Peralta Garcia)

Il II Volume dell'Antologia "Transiti Poetici"

CIRCOLO DELLE VOCI, Vol. I°

"Gusti di...versi", Ristorante Albergo dei Baroni, Sant'Anastasia (Na), 13 marzo 2015

La mostra "Il respiro della materia / I colori dell’anima"

Due poesie di Gerardo Pedicini

L’ombra del tempo

(per Sergio Vecchio


L’ombra del tempo

è ferma alla tua porta

e tra i rami

vigila la civetta,

cara agli dei.

Nel silenzio della notte

avanza il giorno tra le spine

e il vento rode

le vecchie mura sibarite

intrise d’acqua e di memorie.

Dorme nel profondo la palude:

il Sele discende lento fino al mare

e svuota le tombe dei sacrari.

Ora è l’antica Hera,

ora è Poseidon a indicarti il cammino.

Alla deriva del vento

il tuo passo di lucertola

è rapido volo d’uccello.

Sotto la tettoia scalpita il treno

sugli scambi e rompe le stagioni

nel vuoto delle ore.

Nel laboratorio acceso di speranze

resti tu solo a sorvegliare

il perimetro antico delle mura

mentre vesti d’incenso i tuoi ricordi

tracciando sul foglio linee d’ombra.

***

I segni della storia

(ad Angelo Noce)


Cinabro è il fuoco dei ricordi:

passano rotte di terre nella mano

e sfilano i segni della storia.

Ombre e figure

alzano templi alla memoria.

Nell’antico corso del mare

si sospende la luce del giorno.

È un sogno senza fine.

Transita il tempo da un foglio all’altro

e incide in successione

ciò che già fu, ciò che sarà

nella tenue traccia del tuo respiro.

(Gerardo Pedicini)

Il libretto "I Poeti della rosa"